Sant'Andrea[3][4][5][6] o Sant'Andrea in Pelago[7] (in croatoSveti Andrija), conosciuto anche col nome di Donzella[3][4][5], è uno scoglio della Croazia, nell'arcipelago delle isole Elafiti. Si trova a sud dell'isola di Mezzo (a circa 3km) e dista circa 11km da Ragusa. È la più meridionale delle Elafiti. Lo scoglio ha una forma allungata (circa 450m[2]), con una superficie di 0,036km², uno sviluppo costiero di 1,21km[1] e l'altezza massima di 44m[2].
L'isolotto è roccioso, parzialmente ricoperto da vegetazione mediterranea e boschi di pini nella parte nord-occidentale. Popolato da diverse specie di uccelli, è stato dichiarato riserva ornitologica.
Sullo scoglio si erge un faro, fatto costruire nel 1873 dal governo austro-ungarico; è uno dei più potenti dell'Adriatico con una portata di 24 miglia marine[8]
Storia
I primi abitanti dell'isolotto, noto allora come Sant'Andrea de Pelago[4], furono i Benedettini, per i quali la famiglia Cerva (ora Crijević) di Ragusa fece costruire un monastero e la chiesa, come risulta da documenti del 1272[4]. Nel 1416 divenne un lazzaretto per gli abitanti dell'isola di Mezzo colpiti dalla peste[4]. Il monastero fu distrutto dal terribile terremoto del 6 aprile 1667[9] che distrusse anche la città di Ragusa. L'aspetto del monastero è conosciuto vagamente e i piani originali sono conservati al British Museum.
Su Sant'Andrea, nella seconda metà del XVI sec, visse il poeta raguseo Mauro Vetrani[4][10].
La leggenda di Donzella
Il nome deriva da un racconto popolare su di una giovane morta per amore: Margherita Spoletano[4], nativa dell'isola di Mezzo, che attraversava ogni notte a nuoto il braccio di mare per raggiungere l'amante al convento di Sant'Andrea dove egli accendeva una lanterna per guidarla nella notte. I fratelli della ragazza, che avversavano questa relazione, la ingannarono portando una lanterna su di una barca per guidarla sempre più al largo. La giovane, stremata dallo sforzo, annegò[4].
Carta di cabottaggio del mare Adriatico, foglio XIII, Milano, Istituto geografico militare, 1822-1824. URL consultato il 17 febbraio 2017 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2013).
G. Giani, Carta prospettiva delle Comuni censuarie della Dalmazia, foglio 12, 1839. Fondo Miscellanea cartografica catastale, Archivio di Stato di Trieste.
Natale Vadori, Italia Illyrica sive glossarium italicorum exonymorum Illyriae, Moesiae Traciaeque ovvero glossario degli esonimi italiani di Illiria, Mesia e Tracia, 2012, San Vito al Tagliamento (PN), Ellerani, p.571, ISBN978-88-85339293.
Lighthouse Islet Sv. Andrija, su plovput.hr. URL consultato il 30 ottobre 2016 (archiviato dall'url originale il 30 ottobre 2016).
Giacomo Marieni, Portolano del mare Adriatico, a cura di i.r. Istituto geografico militare, seconda edizione, Vienna, Tipografia dei PP. Mechitaristi, 1845.
G. Giani, Carta prospettiva delle Comuni censuarie della Dalmazia, foglio 11, 1839. Fondo Miscellanea cartografica catastale, Archivio di Stato di Trieste.
Carta di cabottaggio del mare Adriatico, foglio XIII, Milano, Istituto geografico militare, 1822-1824. URL consultato il 17 febbraio 2017 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2013).
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