L'isola di La Maddalena [1] (o isola Maddalena[2][3] o isola della Maddalena; in corso e gallurese: Madalena) è l'isola principale dell'arcipelago omonimo. Su di essa sorge l'omonimo comune di La Maddalena.
La Maddalena | |
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Geografia fisica | |
Localizzazione | Bocche di Bonifacio |
Coordinate | 41°14′N 9°25′E |
Arcipelago | Arcipelago di La Maddalena |
Superficie | 20,1 km² |
Altitudine massima | 156 m s.l.m. |
Geografia politica | |
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Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Comune | ![]() |
Centro principale | La Maddalena |
Cartografia | |
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L'isola, posta di fronte alla costa nord orientale della Sardegna, ha una superficie di 20,1 km² ed è l'unica abitata dell'arcipelago di La Maddalena. Il punto più alto dell'isola è raggiunto dalla Guardia Vecchia, una collina interna che si eleva per 146 m s.l.m. L'isola è formata prevalentemente da roccia granitica, le coste che si estendono per circa 45 km sono quindi frastagliate e rocciose e l'interno è caratterizzato da alcuni colli di modeste dimensioni. Data la natura delle coste sono presenti molte piccole cale, tra queste vi sono:
Il terreno dell’isola è poco adatto alle coltivazioni ed è per lo più ricoperto da macchia mediterranea; è ricco di fauna mediterranea tra cui il gabbiano corso e anche il fondale marino è riccamente popolato.[4]
L'isola di La Maddalena è stata frequentata dall'uomo fin dal neolitico: intorno alla zona di Spalmatore vi sono stati ritrovamenti nei tafoni. A seguito della caduta dell'Impero romano d'Occidente l'arcipelago di La Maddalena venne abbandonato dall'uomo fino al XVII secolo, quando vi si stabilirono pastori còrsi provenienti dall'Alta Rocca[5]. Il nucleo urbano principale, La Maddalena, risale alla fine del settecento.
Sull'isola nel 1895 fu realizzato un arsenale marittimo per la Regia Marina, anche strategica base navale militare, chiuso nel 1998, è stato ristrutturato per la riunione G8 del 2009.[6]
Se in passato, per quasi due secoli, l'economia maddalenina si è basata soprattutto sullo sfruttamento delle cave di granito (come quella di Cala Francese), sulla pesca e sulle attività della marina militare, negli ultimi decenni si è sviluppato maggiormente il turismo balneare e naturalistico, grazie alle suggestive spiagge e al mare cristallino che circonda dell'arcipelago[7].
La Maddalena e l'intero arcipelago sono compresi dal 1994 all'interno del Parco Nazionale dell'Arcipelago di La Maddalena, un'area protetta marina e terrestre di interesse nazionale e comunitario. Il parco nazionale è parte integrante della Riserva naturale delle Bocche di Bonifacio, con cui andrà a costituire il Parco internazionale delle Bocche di Bonifacio[8].
Sull'isola sono presenti alcuni insediamenti legati all'epoca della transumanza dei pastori corsi, denominate appunto case corse. Recentemente è stato effettuato un censimento delle antiche case corse nell'arcipelago da parte dell'Università degli studi di Sassari.[9] Un esempio di casa corsa lo si può trovare nel sentiero che dalla chiesetta della Trinita porta a Bassa Trinita.[10]
In alcuni dei punti più alti dell'isola è possibile scorgere le rovine di fortini risalenti soprattutto a queste tre epoche: negli anni dal 1767 al 1806; dopo il 1887; nella prima e seconda guerra mondiale.
Sono presenti sull'isola il museo navale e il museo diocesano.
L'economia dell'isola è principalmente incentrata sul turismo naturalistico e balneare.
La natura incontaminata costituisce la principale ricchezza turistica dell'isola che viene frequentata da biologi provenienti anche dall'estero. Sull'isola è presente una strada panoramica che consente di compiere il circuito dell’isola.
Nella parte nord dell’isola si trova Porto Massimo, un porticciolo attorno al quale si è sviluppato un insediamento turistico di grande richiamo. Sono inoltre presenti tre campeggi, a nord e a est dell'isola, e in località Punta Cannone vi è un Villaggio del Touring Club.
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(aiuto). URL consultato il 17 ottobre 2018 (archiviato dall'url originale il 18 ottobre 2018).Altri progetti
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