La Kosa Dvuh Pilotov, (in russo: Коса Двух Пилотов?; in italiano "kosa dei due piloti"; in lingua ciukcia Тэнкергынпильгын, Tėnkergynpil'gyn), è un'isola della Russia nel mare dei Čukči. Amministrativamente si trova nell'Iul'tinskij rajon del Circondario autonomo della Čukotka.
Kosa Dvuh Pilotov Коса Двух Пилотов | |
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Geografia fisica | |
Localizzazione | Mare dei Chukci (Oceano Artico) |
Coordinate | 68°28′21″N 178°04′59″W |
Dimensioni | 52,5 × 1 km |
Altitudine massima | 11 m s.l.m. |
Geografia politica | |
Stato | ![]() |
Circondario federale | Estremo Oriente |
Circondario autonomo | ![]() |
Rajon | Iul'tinskij |
Cartografia | |
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La kosa Dvuh Pilotov è in realtà un cordone litorale[1] (in russo kosa); misura 52,5 km di lunghezza, ha una larghezza di solo 1 chilometro e l'altezza massima di 11 m. Si trova a sud-est di capo Schmidt e della foce dell'Ėkiatap, lungo la costa settentrionale della penisola dei Čukči, tra il mare dei Čukči e le lagune di Tynkurgin-Pil'hin (Тынкургин-Пильхин), Tėnkėrgykynmangky (Тэнкэргыкынмангкы) e Amguėma (Амгуэма), dove sfocia l'omonimo fiume. In quest'ultima laguna, c'è una piccola isola di forma arrotondata: l'isola Lena (остров Лена, 68°14′20″N 177°25′43″W). Nella parte sud-orientale c'è un piccolo villaggio chiamato Dal'stroja [2] (Дальстроя)[3].
Il nome moderno dell'isola è apparso nel 1933 in onore dei due piloti polari americani, periti con l'aereo Hamilton in volo dall'Alaska per portare soccorso alla scuna Nanuk di Olaf Swenson[4] intrappolata nel ghiaccio, nell'autunno del 1929. I suddetti piloti erano Carl Ben Eielson[5][6] e il suo meccanico Frank Borland. Il relitto del velivolo fu ritrovato da Mavrikij T. Slepnëv[7], i corpi dei piloti vennero rinvenuti nel febbraio del 1930 dal piroscafo Stavropol'.
Mappe: R-1-XXXI,XXXII e R-1,2(Rilevate nel 1967, ed 1987); (ed. 1956) e R-1-3,4.
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