L'isola di Pianosa è un'isola italiana appartenente all'arcipelago delle Isole Tremiti (o Diomedee) nel mar Adriatico. È per superficie la quarta isola dell'arcipelago tremitese, ovvero la più piccola escludendo gli isolotti del Cretaccio e de La Vecchia.
Pianosa | |
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Geografia fisica | |
Localizzazione | Mar Adriatico |
Coordinate | 42°13′26.76″N 15°44′56.4″E |
Arcipelago | Isole Tremiti |
Superficie | 0,13 km² |
Altitudine massima | 15 m s.l.m. |
Geografia politica | |
Stato | Italia |
Regione | Puglia |
Provincia | Foggia |
Comune | Isole Tremiti |
Demografia | |
Abitanti | 0 (2009) |
Cartografia | |
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Completamente disabitata, rientra amministrativamente nel comune delle Isole Tremiti, sotto la giurisdizione della provincia di Foggia.
L'isola si sviluppa su una superficie di circa 13 ha[1], per una lunghezza di 700 metri, una larghezza di 250 metri, con uno sviluppo costiero di 1 300 metri e un'altezza massima di 15 metri s.l.m.[2]. La limitata altezza fa sì che durante le mareggiate l'isola venga sommersa dal mare nella quasi interezza.
L'isola è situata a circa 20 miglia nautiche a nord della costa continentale (Rodi Garganico, sul promontorio del Gargano)[3] e 21 miglia nautiche a sud-ovest delle isole di Pelagosa (Croazia), già italiane dal 1920 al 1947.
Situata alla latitudine di 42°13' N risulta essere il punto geografico più settentrionale della regione Puglia.
Appare come un pianoro (da cui il nome dell'isola) di pietraia (dovuta all'essiccazione e desquamazione di blocchi di roccia calcarea) inclinato leggermente verso sud, dove le rocce si immergono dolcemente in mare, dando vita a un basso fondale che rende possibile l'approdo di piccole imbarcazioni. Questo versante è altresì disseminato di secche che rendono rischiosa la navigazione.
Il versante costiero settentrionale dell'isola invece è caratterizzato da roccia a falesia.
Quasi inesistente la presenza di flora sull'isola, totalmente priva di grosse piante e di macchia mediterranea, questa è limitata ad alcune piantine grasse e bulbi di cipolle selvatiche.
La fauna è scarsa e si compone di piccoli rettili, rospi[senza fonte] e conigli selvatici,[4] mentre i cieli sono popolati dai falchi della regina, dalla berta maggiore e minore e dal rondone pallido.
In totale contrasto, nei fondali alberga una nutrita varietà di specie che hanno trovato il loro habitat naturale ai piedi di scogliere che precipitano nel mare fino a 30 metri di profondità fra una flora di gorgonie, spugne di diverse varietà e distese di alghe. Qui si riscontra la presenza di pagelli, polpi, murene, saraghi, corvine, ricciole, dentici, orate, cernie e qualche aragosta di grossa taglia.
Con l'istituzione, nel 1989, della Riserva marina delle Isole Tremiti, al fine di proteggerne la vegetazione e le specie faunistiche, l'arcipelago tremitese è stato suddiviso in tre zone.
Pianosa rientra integralmente nella Zona A, ovvero la Riserva Marina Integrale. Questo comporta, entro i 500 metri dall'isola, il divieto di approdo e di navigazione, il divieto assoluto di pesca e il divieto di effettuare immersioni, a meno che non accompagnati da guide subacquee autorizzate. Si può visitare l'isola solo previa autorizzazione dell'ente gestore.
L'intera area marina soggetta a queste limitazioni è compresa tra quattro grandi boe luminose collegate tra loro da catene che delimitano il perimetro della Riserva Marina Integrale.
Nel 1996 la Riserva marina delle Isole Tremiti è stata compresa nella Zona 1 del Parco Nazionale del Gargano, ente che attualmente gestisce la stessa.
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