L'Isola Trimelone è un'isola del lago di Garda amministrativamente appartenente a Brenzone.
Isola Trimelone | |
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Geografia fisica | |
Localizzazione | Lago di Garda |
Coordinate | 45°43′51.21″N 10°46′35.37″E |
Superficie | 0,6 km² |
Geografia politica | |
Stato | Italia |
Regione | Veneto |
Provincia | Verona |
Cartografia | |
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Situata tra Cassone e Assenza, a circa trecento metri dalla costa, si estende per circa 260 m di lunghezza per una larghezza approssimativa di 60 m.
Nel X secolo, al tempo della invasione ungherese, contadini e pescatori vi si rifugiarono. Lì costruirono una sorta di fortezza, che fu distrutta dalle truppe di Federico Barbarossa nel 1158 e fu poi ricostruita dai Della Scala.
Base militare strategica entro la fine del XIX secolo, vi furono costruite più di 100.000 bombe.
Durante la prima guerra mondiale, l'isola fu utilizzata come avamposto dall'Impero austro-ungarico e cambiò mano molte volte. Riva del Garda, rimasta austro-ungarica, fu bombardata dall'isola.
Evacuata nel 1930, fu nuovamente utilizzata durante la seconda guerra mondiale. Benito Mussolini si recò il marzo 1945 ed ebbe una discussione violenta con il giornalista e pittore Ivanoe Fossani.[1]
Smantellata dopo la guerra, il 5 ottobre 1954 gli abitanti di Brenzone furono svegliati di soprassalto da un'esplosione violenta poco prima di mezzanotte: diverse tonnellate di materiale esplosivo furono rubate e ammucchiate dai lavoratori della compagnia. Durante i tre giorni di esplosioni, gli esplosivi depositati sull'isola furono gettati nel lago. Da allora, fu previsto di evacuare le miniere, ma per mancanza di denaro, l'operazione non ebbe mai luogo e si sentono detonazioni regolari di mine, innescate da sole. È quindi severamente vietato avvicinarsi all'isola.[incomprensibile]
Infine, all'inizio del 2005, l'evacuazione è stata avviata grazie alle finanze della provincia di Verona, delle banche e della città di Brenzone. Fino a maggio 2006 sono state raccolte 26.000 bombe. Il recupero si è rivelato difficile perché molti degli esplosivi erano molto corrosi.
Gli edifici militari sono ancora visibili. Includono la vecchia caserma, il forte e il porto. La struttura è completamente smontata.[2] Da allora si è discusso di un progetto museale.[3]
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