L'isola Calva[3][4][5][6] (in croato: Goli otok), è un'isola della Croazia nel mare Adriatico. L'isola è situata a 3,3km[2] dal litorale croato, dal quale è separato dal canale della Morlacca (Velebitski kanal), e comunica col Quarnerolo dal lato occidentale. Assieme alle contigue isole di Pervicchio e San Gregorio si trova tra le isole maggiori di Arbe e Veglia. Amministrativamente appartiene al comune di Loparo[7] della regione litoraneo-montana.
L'isola Calva misura circa 3km per 3[3], ha una superficie di 4,54km²[1], lo sviluppo costiero è di 14,297km[1] e l'elevazione massima, 227m s.l.m.[2], è quella del monte Glavina[8] (Glavina). Le coste settentrionali e orientali sono alte e ripide, mentre a sud-ovest sono accessibili. Le due maggiori insenature dell'isola sono rivolte a sud: val Segnana Grande[9] e Piccola[10] (uvala Vela e Mala Senjska) e valle Grande[11] (Vela draga), dove si trova l'insediamento abbandonato di Maslinje. Le estremità dell'isola sono: punta Saialo[12] (rt Sajalo) a nord-ovest; punta Marcon[13] (rt Marconj) a nord-est; punta Blasna[14] (rt Blažna) a sud.
Isole adiacenti
Scoglio Comagno[15], vicino alla costa settentrionale; ha accanto un altro scoglio senza nome ed assieme i due si chiamano in croato hridi Macinj; misurano rispettivamente 597m²[7] e 143m²[7]44°50′59″N14°48′58″E.
L'isola Calva, così denominata a causa del suo aspetto (è una piccola isola rocciosa battuta dalla bora e quasi priva di vegetazione), è divenuta tristemente famosa nel secondo dopoguerra quale sede di un campo di concentramento della Jugoslavia destinato a ospitare gli oppositori al regime di Tito. In particolare, dopo la rottura tra Stalin e Tito del 1948, sull'isola vennero deportati molti dei comunisti, jugoslavi e non, vicini alle posizioni staliniste. Oltre a questi il campo ospitò detenuti politici anticomunisti e criminali comuni.[16]
Secondo una ricerca compiuta da una commissione dell'associazione croata degli ex deportati Ante Zemljar - che prende nome da uno dei più celebri deportati nell'isola - il totale dei detenuti politici sull'isola Calva fu inizialmente stimato in oltre 16.000, dei quali 446 trovarono la morte per torture o sfinimento;[17] successivamente, le ricerche dello scrittore e studioso Giacomo Scotti hanno valutato una cifra totale di circa 30.000 detenuti e quasi 4.000 morti per torture o pestaggi.[18] Gli italiani imprigionati a Goli Otok (per lo più immigrati dal monfalconese nel 1946) furono circa 300, dei quali 14 persero la vita.[19]
Tristemente noto era, in particolare, lo "stroj" (sentiero), il "saluto di benvenuto" sull'isola dei dannati: i nuovi arrivati dovevano passare tra due file di uomini, che li colpivano con calci e pugni, sfigurando i loro volti fino a farli diventare irriconoscibili. I picchiatori erano gli stessi detenuti del campo, i quali dovevano in questo modo dimostrare agli agenti dell'UDBA, che osservavano attentamente la scena, la loro avvenuta "rieducazione".[20] Ancora peggiore, se possibile, era il "boikot" (boicottaggio): si era costretti ai lavori forzati - che consistevano nel trasportare pesanti massi di pietra da un luogo all'altro senza alcuna ragione o utilità - in coppia, con il "partner" stesso che fungeva da aguzzino. Prima di andare a dormire, quest'ultimo spingeva la testa dei boicottati nel "kibla", l'orinatoio della baracca.[21]
L'isola cessò di essere un campo di "rieducazione politica" nel 1956, ma la colonia penale fu chiusa definitivamente solo nel 1988. Ligio Zanini (1927-1993), poeta di Rovigno, scrisse Martin Muma (1990), un'autobiografia con racconto della sua prigionia nel famigerato campo.
Un altro famoso prigioniero del campo fu Vlado Dapčević.
L'isola Calva nella letteratura
1968: Kad do cvetale tikve - romanzo di Dragoslav Mihailovic sulle purghe politiche contro gli stalinisti negli anni '50
1981: Noè fare Jutra - romanzo dell'autore sloveno Branko Hofman
1984: Umiranje na obroke - libro autobiografico dello scrittore sloveno Igor Torkar, su Goli Otok e le condizioni di detenzione
1984: Goli Otok: The Island of Death - libro dell'autore croato Venko Markovski, una storia dal carcere di Goli Otok
1990: Martin Muma - libro autobiografico dello scrittore e poeta rovignese Ligio Zanini, sulla sua reclusione nel carcere di Goli Otok
1991: Cas, ki ga ni - libro autobiografico dello scrittore sloveno Radovan Hrast, sulla sua prigionia nel carcere di Goli Otok
1995 Sabbath's Theater - romanzo dell'autore Philip Roth
1997: Goli Otok: Italiani nel Gulag di Tito - saggio storico dell'autore italo-croato, Giacomo Scotti[22]
1997: Tito's Hawaii - romanzo di fantasia dell'autore jugoslavo Rade Panic[23]
1997: Bando, Sagni glavu - libro autobiografico del superstite del campo di Goli Otok Vilim Lončarić
2005: Razglednica s ljetovanja - racconto autobiografico dall'autrice croata Dubravka Ugrešić; pubblicato nella rivista letteraria belgradese Rec časopis za književnost i kulturu, i društvena pitanja , br. 74/20, 2006 e nel libro Nikog nema doma, ed. Devedeset stupnjeva, Zagreb 2005. traduzione italiana Cartolina Estiva di Luka Zanoni, Osservatorio Balcani e Caucaso 2008[24]
2008: Blindly (The Margellos World Republic of Letters) - romanzo dell'autore italiano Claudio Magris
2004: Prigionieri del Silenzio - romanzo dell'autore Giampaolo Pansa
2007: Island of the World - romanzo dell'autore Michael D. O'Brien, sul periodo di prigionia trascorso dal personaggio a Goli Otok e la sua fuga dal carcere
2008: L'Isola Nuda - romanzo autobiografico di Dunja Badniević, in cui vengono raccolte le testimonianze scritte dal padre Ešref Badniević riguardo alla sua prigionia a Goli Otok
2012: Hela Havet stormar (Opcop 2) - di Jan Arnaldo. Gran parte della storia è ambientata a Goli Otok.
2019: La vita gioca con me - romanzo di David Grossman. L'anziana protagonista rievoca gli anni passati in prigionia sull'isola.
2020: Zastava 999 - Goli Otok: viaggio all'inferno - opera teatrale di Patrizio Pacioni e Daniela Morandini
Natale Vadori, Italia Illyrica sive glossarium italicorum exonymorum Illyriae, Moesiae Traciaeque ovvero glossario degli esonimi italiani di Illiria, Mesia e Tracia, 2012, San Vito al Tagliamento (PN), Ellerani, p.434, ISBN978-88-85339293.
Carta di cabottaggio del mare Adriatico, foglio V, Milano, Istituto geografico militare, 1822-1824. URL consultato il 27 maggio 2017 (archiviato dall'url originale il 23 agosto 2021).
Goli Otok, AestOvest, Osservatorio Balcani e Caucaso 2008
Carta di cabottaggio del mare Adriatico, foglio V, Milano, Istituto geografico militare, 1822-1824. URL consultato il 27 maggio 2017 (archiviato dall'url originale il 17 dicembre 2021).
Другой контент может иметь иную лицензию. Перед использованием материалов сайта WikiSort.org внимательно изучите правила лицензирования конкретных элементов наполнения сайта.
2019-2025 WikiSort.org - проект по пересортировке и дополнению контента Википедии