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Le Galápagos (o Galapagos, nella grafia italiana; pron. [ɡaˈlapaɡos][1]), note anche come Arcipelago di Colombo, Arcipelago dell'Ecuador o Arcipelago di Colón, sono un arcipelago di tredici isole vulcaniche (sette maggiori e sei minori) situate nell'Oceano Pacifico, a circa 1.000 chilometri dalla costa occidentale dell'America del Sud, appartenente politicamente all'Ecuador, distribuite a nord e a sud dell'equatore, che attraversa la parte settentrionale dell'isola più grande, Isabela; le più vecchie geologicamente datano circa 4 milioni di anni, mentre le più giovani sono ancora in via di formazione.

Disambiguazione – "Galapagos" rimanda qui. Se stai cercando altri significati, vedi Galapagos (disambigua).
Galápagos
Leone marino presso l'isola di San Cristóbal nelle Galapagos
Geografia fisica
LocalizzazioneOceano Pacifico
Coordinate0°21′S 90°28′W
Superficie8.015 km²
Geografia politica
Stato Ecuador
CantoneProvincia delle Galápagos
Centro principalePuerto Baquerizo Moreno
Demografia
Abitanti33.042 (2020)
Cartografia
Galápagos
voci di isole dell'Ecuador presenti su Wikipedia
 Bene protetto dall'UNESCO
Isole Galápagos
 Patrimonio dell'umanità
 Riserva della biosfera
TipoNaturali
Criterio(vii) (viii) (ix) (x)
Pericolo2007-oggi
Riconosciuto dal1978 (come patrimonio)
1984 (come riserva)
Scheda UNESCO(EN) Archipiélago de Colón (Galápagos)
(FR) Îles Galápagos
(EN) Riserva
Le Galápagos

L'arcipelago è infatti considerato una delle zone "vulcaniche" più attive della Terra. Il relativo isolamento dovuto alla distanza dal continente e l'ampia varietà di climi e di habitat dovuta alle correnti marine della zona hanno portato all'evoluzione di numerose specie endemiche di animali e vegetali, dalla cui osservazione Charles Darwin ha tratto ispirazione per la formulazione della teoria dell'evoluzione. Il suo celebre L'origine delle specie contiene numerosissimi riferimenti ai propri studi sulle specie endemiche delle Galápagos.


Isole principali


Puerto Ayora isola Santa Cruz, Galápagos (Ecuador). Foto di Alvaro Sevilla Design
Puerto Ayora isola Santa Cruz, Galápagos (Ecuador). Foto di Alvaro Sevilla Design
Puerto Ayora isla Santa Cruz Galapagos Ecuador
Puerto Ayora isla Santa Cruz Galapagos Ecuador
Giant Cactus Santa Fe.
Giant Cactus Santa Fe.

L'arcipelago è stato conosciuto con molti nomi diversi; per esempio, per qualche tempo le Galápagos furono note come "isole incantate" (Las Islas Encantadas) per via delle difficoltà di navigazione dovute alle forti e mutevoli correnti marine. I nomi delle singole isole hanno avuto una storia ancora più complessa, e oggi quasi tutte le isole dell'arcipelago dispongono di almeno tre nomi.

Una prima mappa approssimativa dell'arcipelago fu fatta dal bucaniere Ambrose Cowley nel 1684; Cowley battezzò le isole con nomi di suoi compagni pirati e di alcuni nobili inglesi che ne sostenevano economicamente le scorrerie. I navigatori spagnoli battezzarono le isole in modo indipendente, e su molte carte nautiche, fino a gran parte del XIX secolo, per ogni isola erano segnati sia il nome inglese sia quello spagnolo. Nel 1892, il governo dell'Ecuador ribattezzò ogni isola ex novo.


Principali insediamenti



Fauna


Conolophus subcristatus
Conolophus subcristatus
Phalacrocorax harrisi
Phalacrocorax harrisi

Le Galápagos ospitano numerose specie, molte delle quali endemiche.

Crustacea:

Reptilia:

Aves:

Mammalia:


Flora terrestre


In questo straordinario sistema di isole è possibile distinguere 560 specie in diverse famiglie di vegetali, di cui un terzo sono endemiche, come ad esempio: caffè, cotone, peperoncino, passiflora e pomodoro. Oltre a specie endemiche di generi diffusi anche altrove, ci sono anche interi generi endemici, come Scalesia, l'albero margherita, e alcuni cactus, come il Brachycereus, detto cactus della lava e Jasminocereus, il cactus candelabro, che verranno illustrate nelle righe seguenti.

Nella fascia litoranea, in particolar modo nell'area delle maree, localizzata nei pochi estuari, nelle baie e nelle insenature si possono osservare distese di mangrovie, in cui vive l'airone lavico, anch'esso specie endemica.

Dalle spiagge e dalle cale fino ai 100 metri d'altitudine si estende una fascia denominata "zona costiera arida", che rappresenta una delle aree più estese dell'arcipelago, nell'ambito della quale predominano carrubi e cactacee, come la Brachycereus, detto cactus della lava, specie endemica; è un cactus dall'aspetto colonnare, con un'altezza fino a 60 cm, e che presenta una colorazione giovanile gialla, mentre invecchiando imbrunisce e diventa grigia.

Sulle isole maggiori esiste una zona intermedia, tra i 100 e i 200 metri d'altitudine, nella quale convivono alcune specie di cactacee con formazioni vegetali sempreverdi, tipiche dei terreni più umidi. Questa formazione è denominata Pisonia floribunda, dal nome scientifico della specie dominante, la pania, un albero che raggiunge i 15 metri d'altezza e i cui semi sono appiccicosi, in modo tale che rimangano attaccati su piccoli uccelli che fanno da trasporto per garantire la generazione di nuove piante. Un'altra pianta presente è la Jasminocereus, detta cactus candelabro, specie endemica; è quasi impossibile trovarla coltivata, in quanto è proprietà dell'Ecuador che ha leggi molto severe sull'esportazione. Si presenta di colore verde, con spine tendenti all'arancione e fiori bianchi.

Sui fianchi dei vulcani si estende la fascia verde, conosciuta anche con i nomi delle piante dei generi Scalesia e Miconia, specie sempreverdi, tra le quali crescono muschi, funghi, licheni, epatiche, piante rampicanti, bromeliacee e anche alcune specie di orchidee. Infine, nelle aree più elevate delle Galápagos si trova la zona della pampa, caratterizzata non solo dalla presenza di graminacee ma, soprattutto, di numerose specie di felci.


Clima


Il clima delle Galápagos è di tipo tropicale nonostante la sua posizione sull'Equatore ed è fortemente influenzato dalle tre correnti marine che passano per queste isole.

La temperatura media annuale è di circa 24,7 °C.

Periodicamente ricorre il fenomeno del Niño che, aumentando notevolmente la temperatura dell'oceano, crea squilibri climatici con conseguenti forti inondazioni.

Sotto, i parametri climatici di Puerto Ayora, il centro più popolato situato nell'Isola di Santa Cruz.

Dati meteo[6] Mesi Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic
T. max. media (°C) 30,630,630,630,630,629,426,728,927,228,929,430,029,5
T. media (°C) 25,626,126,126,125,624,422,823,923,323,924,425,024,8
T. min. media (°C) 21,121,721,121,120,619,418,918,318,918,919,420,620,0
Precipitazioni (mm) 82104996112053211320273522657
Giorni di pioggia 12131310967724879125

Storia


Le Galápagos sono state scoperte in modo casuale il 10 marzo 1535, quando Tomás de Berlanga, vescovo di Panama, si mise in mare verso il Perù per dirimere una disputa tra Francisco Pizarro e i suoi luogotenenti dopo la conquista dei territori degli Inca. La nave si trovò in una zona di bonaccia e le correnti marine la portarono alla deriva fino alle isole. Nel rapporto che fece successivamente all'imperatore Carlo V, Berlanga descrisse l'aspetto arido e desertico delle isole e le loro tartarughe giganti. Scrisse inoltre delle iguane marine, dei leoni marini e di numerose specie di uccelli. Notò anche l'insolita mitezza degli animali.

All'epoca dell'avvistamento le isole erano disabitate. Thor Heyerdahl nel 1963 raccontò di avervi trovato frammenti di vasellame di origine sudamericana che facevano pensare a un precedente contatto umano; un'ipotesi che tuttavia appare ancora controversa. L'arcipelago divenne poi nascondiglio dei pirati inglesi che intercettavano i galeoni spagnoli diretti verso la madrepatria carichi dell'oro e dell'argento sudamericani.

Le isole Galápagos compaiono per la prima volta in mappe nel 1570, nelle carte disegnate da Abraham Ortelius e da Mercatore, con il nome di insulæ de los Galopegos, ossia "isole delle tartarughe".

Il primo inglese che visitò le isole fu Richard Hawkins, nel 1593. Molti famosi pirati da allora vi transitarono.

Alexander Selkirk, l'uomo le cui traversie nelle isole dell'arcipelago Juan Fernández ispirarono il Robinson Crusoe di Daniel Defoe, visitò le Galápagos nel 1708 dopo che venne soccorso dal corsaro Woodes Rogers. Rogers approdò alle isole Galápagos per riparare le sue navi dopo il saccheggio di Guayaquil.

La prima missione scientifica alle Galápagos giunse nel 1790 al seguito del capitano Alessandro Malaspina, la cui missione era stata finanziata dalla Corona di Spagna. I rapporti della sua missione sono però andati perduti.

Nel 1793 James Collnet fece una descrizione della flora e della fauna delle Galápagos e suggerì che le isole potevano essere usate come base d'appoggio per i balenieri dell'Oceano Pacifico. Disegnò anche le prime accurate carte nautiche delle isole. I balenieri catturarono e uccisero migliaia di tartarughe per estrarne il grasso, inoltre venivano portate anche sulle navi come riserva di carne, dal momento che potevano sopravvivere per mesi senza cibo né acqua. La caccia alle tartarughe ne ridusse notevolmente la popolazione e fece estinguere alcune specie. Ai balenieri si aggiunsero poi anche i cacciatori di foche, che portarono anche questo animale sull'orlo dell'estinzione.

L'Ecuador annetté l'arcipelago delle Galápagos il 12 febbraio 1832 nominandolo Archipelago del Ecuador. Il primo governatore delle isole, il generale José de Villamil, mandò un gruppo di detenuti a popolare l'isola di Floreana e nell'ottobre del 1832 a loro si aggiunsero alcuni artigiani e agricoltori.

Il naturalista britannico Charles Darwin fu il primo a eseguire uno studio scientifico delle isole. Nel suo viaggio in giro per il mondo a bordo della Beagle, che durò dal 1831 al 1836, Darwin raggiunse le Galápagos il 15 settembre 1835. Qui si trattenne per circa cinque settimane, fino al 20 ottobre, studiando la geologia e la biologia di quattro isole. Le sue osservazioni sulle variazioni specifiche dei fringuelli locali, diversi da isola a isola, gli fornirono la prima ispirazione per delineare la teoria della selezione naturale, che descrisse nel suo saggio L'origine delle specie.

José Valdizán e Manuel Julián Cobos avviarono una seconda colonia inaugurando lo sfruttamento di Roccella portentosa, un lichene autoctono utilizzato come colorante. Dopo l'omicidio di Valdizán a opera di alcuni suoi operai, Cobos portò dal continente un gruppo di oltre cento lavoratori all'isola di San Cristobál per tentare la fortuna avviando una piantagione di canna da zucchero. Diresse la piantagione con un pugno di ferro che portò al suo omicidio nel 1904. Nel frattempo, nel 1897, un'altra piantagione veniva avviata a Isabela da Antonio Gil.

A partire dal settembre 1904 una spedizione dell'Accademia delle Scienze della California guidata da Rollo Beck rimase sulle isole per un intero anno raccogliendo materiale scientifico riguardante la geologia, l'entomologia, l'ornitologia, la botanica, la zoologia e l'erpetologia. Un'altra spedizione della stessa accademia fu compiuta nel 1932 (la spedizione di Templeton Crocker) per raccogliere insetti, pesci, conchiglie, fossili, uccelli e piante.

Durante la seconda guerra mondiale l'Ecuador autorizzò gli Stati Uniti a impiantare una base navale sull'isola di Baltra e alcune stazioni radar in altre locazioni.

Un carcere è stato realizzato su Isabela nel 1946, poi chiuso nel 1959.

Due Anas platyrhynchos Anatre - Puerto Ayora- Galápagos.
Due Anas platyrhynchos Anatre - Puerto Ayora- Galápagos.

Conservazione


Sebbene il tema della protezione dell'ambiente delle Galápagos fosse già oggetto di indicazioni legislative nel 1934 e nel 1936, soltanto dalla fine degli anni cinquanta furono intraprese le prime azioni significative in questo senso. Nel 1955, l'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura organizzò una missione di osservazione alle Galápagos per rilevare la presenza di eventuali attività dannose o pericolose per l'ecosistema dell'arcipelago. Nel 1957, l'UNESCO e il governo ecuadoriano organizzarono una seconda missione di controllo.

Nel 1959, in concomitanza del centenario della pubblicazione de L'origine delle specie di Charles Darwin, il governo ecuadoriano dichiarò parco nazionale il 97,5% dell'area emersa delle Galápagos, escludendo solo le zone colonizzate. Nello stesso anno venne creata a Bruxelles la Charles Darwin Foundation, il cui obiettivo primario era proprio la conservazione delle Galápagos. La prima attività portata a termine dalla fondazione fu la creazione della stazione di ricerca Charles Darwin, nel 1964. Il personale della stazione intraprese programmi di conservazione che includevano anche l'eliminazione dall'isola delle specie animali e vegetali introdotte dall'uomo. Quando venne creato il parco, sull'isola abitavano fra le 1000 e le 2000 persone. Negli anni 1980 questo numero era cresciuto fino a superare 15000; le stime nel 2006 sono nell'ordine di 30000 abitanti.[senza fonte] L'esistenza di una popolazione locale in crescita pone problemi significativi, a lungo termine, circa le politiche da adottare per la conservazione del parco.[senza fonte]

Fino agli anni ottanta, la zona protetta della Galápagos includeva solo la terra emersa. Nel 1986 anche le acque circostanti furono dichiarate riserva marina. L'intero arcipelago fu dichiarato Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO nel 1978 (isole) e nel 2001 (riserva marina).

Nel maggio 2021, a causa della erosione naturale, è crollata la formazione rocciosa ad arco dedicata a Charles Darwin. Ciò ha comunque riproposto all'attenzione la conservazione del patrimonio dell'arcipelago, per la cui protezione l'attore Leonardo Di Caprio si è impegnato per una cifra di 43 milioni di dollari.[7]


Galleria d'immagini



Note


  1. Luciano Canepari, Galapagos, in Il DiPI – Dizionario di pronuncia italiana, Zanichelli, 2009, ISBN 978-88-08-10511-0.
  2. (ES) Cuáles son los animales exóticos de las Islas Galápagos, su islasgalapagos.net, 22 febbraio 2016. URL consultato il 27 agosto 2020 (archiviato dall'url originale il 27 febbraio 2016).
  3. (EN) Davie, P. (2014), Galápagos, in WoRMS (World Register of Marine Species).
  4. Amblyrhynchus cristatus, su The Reptile Database. URL consultato il 29 maggio 2014.
  5. (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Pelecanidae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 7 maggio 2014.
  6. Puerto Ayora Weatherbase.com
  7. Galapagos, crolla l'arco di roccia dedicato a Charles Darwin: 'Il colpevole? L'erosione', su Repubblica TV - Repubblica, 18 maggio 2021. URL consultato il 18 maggio 2021.

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На других языках


[de] Galapagosinseln

Die Galapagosinseln (in anderer Schreibweise Galápagos-Inseln, spanisch Islas Galápagos [.mw-parser-output .IPA a{text-decoration:none}las ˈislas ɣaˈlapaɣos], IPA lokal: laz ˈihlah ɣaˈlapaɣoh; offiziell Archipiélago de Colón, dt. Kolumbus-Archipel) sind ein Archipel im östlichen Pazifischen Ozean. Sie liegen am Äquator ca. 1000 km westlich der ecuadorianischen Küste in Südamerika, gehören zu Ecuador und bilden die gleichnamige Provinz Galápagos mit der Hauptstadt Puerto Baquerizo Moreno. Das Wort Galápago (spanisch u. a. für ‚Wulstsattel‘) bezieht sich auf den Schildkrötenpanzer, der bei einigen Arten der Galapagos-Riesenschildkröten im Nackenbereich wie ein Sattel aufgewölbt ist.

[en] Galápagos Islands

The Galápagos Islands (Spanish: Islas Galápagos, pronounced [ˈislas ɣaˈlapaɣos], local pronunciation: [ˈihlah ɣaˈlapaɣoh]) are an archipelago of volcanic islands. They are distributed on each side of the equator in the Pacific Ocean, surrounding the centre of the Western Hemisphere, and are part of the Republic of Ecuador. Located 906 km (563 mi) west of continental Ecuador, the islands are known for their large number of endemic species that were studied by Charles Darwin during the second voyage of HMS Beagle. His observations and collections contributed to the inception of Darwin's theory of evolution by means of natural selection.

[es] Islas Galápagos

Las islas Galápagos[1] (también islas de las Galápagos y oficialmente conocidas como archipiélago de Colón[1] o archipiélago de Galápagos)[2] constituyen un archipiélago del océano Pacífico ubicado a 972 km de la costa de Ecuador[3]. Fueron descubiertas en 1535 por la tripulación del barco de Tomás de Berlanga. Está conformado por trece islas grandes con una superficie mayor a 10 km², nueve islas medianas con una superficie de 1 km² a 10 km² y otros 107 islotes de tamaño pequeño, además de promontorios rocosos de pocos metros cuadrados, distribuidos alrededor de la línea ecuatorial, que conjuntamente con el Archipiélago Malayo, son los únicos archipiélagos del planeta que tienen territorio tanto en el hemisferio norte como en el hemisferio sur.

[fr] Îles Galápagos

Les îles Galápagos sont un archipel et une province de l'Équateur situé dans le Nord-Est de l'océan Pacifique sud, à la latitude de l'équateur.
- [it] Galápagos

[ru] Галапагос

Гала́пагос[1][2][3][4][5] (Галапаго́с[6][7], архипела́г Коло́н[1][2][5], Галапаго́сские острова́[6][7][8], Черепа́шьи острова́[4][5], Галапаго́сы[7]; исп. Islas Galápagos, от исп. galápago — разновидность водяных черепах и название седла, похожего на форму некоторых черепах с Галапагосов[9], исп. Archipiélago de Colón) — группа островов на востоке экваториальной части Тихого океана, в 972 км к западу от Эквадора, состоящая из 13 основных вулканических островов, 6 небольших островов и 107 скал и намывных территорий. Считается, что первый остров был сформирован 5—10 млн лет назад в результате тектонической активности. Самые молодые острова — Исабела и Фернандина — до сих пор на стадии формирования, последнее вулканическое извержение наблюдалось в 2022 году.



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