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Calauria (in greco antico: Καλαυρεία) o Kalaureia o Kalavria (in greco: Καλαυρία) è un'isola molto vicina alla costa di Trezene nel Peloponneso in Grecia, parte dell'attuale isola di Poros.

Calauria
Sito del tempio di Poseidone
Geografia fisica
Coordinate37°31′07″N 23°28′45″E
ArcipelagoIsole Saroniche
Geografia politica
Stato Grecia
Cartografia
Calauria

[1]

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Strabone descrive il viaggio costiero lungo il golfo di Ermioni:

«Il golfo inizia nella città di Asin. Poi vengono Hermione e Troezen; e, navigando lungo la costa, si arriva anche all'isola di Calauria, che ha un perimetro di 134 stadi, ed è separata dalla terraferma da un ampio stretto.»

(Strabone[2])

Asylum pre-classico


Su Calauria venne costruito un tempio a Poseidone in ordine dorico, probabilmente intorno al 520 a.C.. La dimensione del tempio era di 27.4 x 14.4 metri ed aveva sei colonne su ciascuno dei lati corti e dodici sui lati lunghi.

C'è una forte evidenza che l'epiteto di Poseidone a Calauria era Geraistos (Γεραιστός), una parola proveniente da una sconosciuta lingua preellenica.[3] Un dizionario di Stefano di Bisanzio del VI secolo fornisce i nomi dei figli di Zeus come Geraistos, Tainaros, e Kalauros, che partirono da una località non specificata e giunsero in luoghi diversi del Peloponneso.[4] Geraistos, Tainaros e Calauria sono tutti santuari di Poseidone; nelle due ultime città, uno dei mesi dell'anno era chiamato Geraistios (le uniche altre 'poleis' (πόλεις) con questo mese erano Sparta, Kalymna e Kos). Si è ipotizzato che l'epiteto Geraistios (Γεραίστιος) vale anche per Calauria perché tutti e tre santuari funzionavano come asylum.[5]

Un'altra, più antica eziologia del tempio dice che è stato barattato da Poseidone stesso, che lo ricevette da Apollo in cambio della sua quota di Delfi. Questa storia è attestata da Callimaco,[6] Pausania fa riferimento a Museo,[7] e Strabone si riferisce ad una storia di Eforo.[1] Pausania e Strabone, infine, citano il seguente oracolo: "Per te è la stessa cosa possedere Delo o Calauria / la santissima Python [Delfi] o la ventosa Taenarum."

Calauria venne menzionata da Filostefano in un'opera smarrita, Sulle isole.

Fu a Calauria che Demostene, il famoso oratore, condannato a morte con i suoi amici, dal partito di Atene pro Filippo II, fuggì al santuario di Poseidone; quando gli ufficiali di Antipatro lo raggiunsero, prese del veleno e si suicidò il 12 ottobre del 322 a.C.[8]


Leggendaria lega anfizionica


Lo storico ellenistico Strabone parla di una lega anfizionica del periodo arcaico, una delle tante leghe elleniche del periodo pre-classico di cui poco si conosce, che aveva sede a Calauria. I reperti archeologici del sito hanno suggerito a Thomas Kelly che la Lega sacra potrebbe essere stata fondata nel secondo quarto del VII secolo a.C., ca 680-650 a.C.;[9] prima di quella data non si riscontrano resti presso il sito, significando che poteva essere usato solo sporadicamente.[10] Un muro peribolos (περίβολος) che chiude il sito del santuario è stato costruito con il tempio,[11] ma non ci sono tracce precedenti di altre strutture. Il temenos o santuario dedicato a Poseidone, potrebbe essere stato legato ai santuari a Geraistos e Tainaros (Ταίναρος). L'isola era un tempo nota come Eirene (Εἰρήνη) ("pace"), chiaramente in riferimento all'anfizione.[12] Un riferimento in Strabone da l'elenco delle poleis che appartenevano alla Lega:

«E c'era anche una specie di Lega anfizionica correlata a questo tempio, una lega di sette città; esse erano Hermione, Epidauro, Egina, Atene, Brasie, Nauplia e Orchomenus Minyeius;[13] tuttavia, gli Argivi versavano le quote per Nauplia,[14] e Sparta per Brasie.[15]»

(Strabone, Geografia VIII, 6.14.)

Trezene e Poros, che era considerato il porto di Trezene, sono state omesse da Strabone. Tuttavia, non vi è alcuna prova archeologica a corroborare questa lista, e studiosi antichi e moderni ritengono che il temenos che celebra il "revival" deli'anfizione, può essere basato su una invenzione ellenistica; la festa certamente esisteva: è stata recuperata una targa del III secolo a.C. che celebra il "revival" della Lega di Calauria.[16]

Dopo le guerre persiane, il rapporto amichevole tra Atene e Trezene sembra esser continuato e durante l'egemonia dell'Impero ateniese, prima della pace dei trent'anni (455 a.C.) Trezene era alleata di Atene, e a quanto pare, presidiata dalle truppe ateniesi; ma con questa pace gli Ateniesi furono costretti a cederla. (19.29)


Note


  1. Geography, 8.6.14
  2. Strabone, Geography, viii.6.3 (On-line text).
  3. Schumacher, Rob W.M. Three Related Sanctuaries of Poseidon. Greek Sanctuaries: New Approaches. Eds. Marinatos, Nanno and Hägg, Robert, Routledge: New York, 1993.
  4. Schumacher 1993, p. 63
  5. Schumacher 1993
  6. Callimaco, Frag. 221
  7. 10.5.6
  8. Oskar Seyffert, Dictionary of Classical Antiquities, 1894:182.
  9. Thomas Kelly, "The Calaurian Amphictiony" American Journal of Archaeology 70.2 (April 1966:113-121); Kelly, che ha utilizzato fonti precedenti, ha fatto rivivere un'ipotesi postulata da Ernest Curtius, con nuovi ragionamenti. Egli ha suggerito che la Lega potrebbe essere stata costituita come un patto di difesa contro il tiranno Feidone di Argo.
  10. Alcuni oggetti risalenti alla civiltà micenea, trovati nel sito si riferiscono ad alcune antiche sepolture senza collegamento con Poseidone. (Kelly 1966:115, 116).
  11. Il sito del tempio venne scavato nel 1894 dagli archeologhi svedesi Sam Wide e Lennart Kjellberg che pubblicarono una relazione nel 1895; era stato dimenticato dai turisti nel 1960, ma è stato recentemente "riscoperto".
  12. In un frammento di Aristotele e Suda, s.v. "Kalaunia" (Kelly 1966:118 note 45).
  13. Questa era, "Minyan Orchomenus, in Beozia; la data di ultimo accesso al mare di Orcomeno e l'accordo generale, di cui parla Strabone, fanno ipotizzare che la Lega era un'alleanza marittima dell'VIII secolo a.C.
  14. Questo perché, Argo prese il posto di Nauplia; gli Argivi avevano distrutto Nauplia subito dopo la seconda guerra messenica, in data non certa alla metà del VII secolo a.C..
  15. Questo poiché, Sparta prese il posto di Brasie, che era stata conquistata da quest'ultima poco dopo la metà del VI secolo a.C. (Kelly 1966:119, Erodoto, I, 82)
  16. Inscriptiones Graecae IV:842 (nota in Kelly 1966:121 note 70)

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[de] Kalavria

Kalavria (griechisch Καλαυρία, altgriechisch Καλαυρεία .mw-parser-output .Latn{font-family:"Akzidenz Grotesk","Arial","Avant Garde Gothic","Calibri","Futura","Geneva","Gill Sans","Helvetica","Lucida Grande","Lucida Sans Unicode","Lucida Grande","Stone Sans","Tahoma","Trebuchet","Univers","Verdana"}Kalaureía (f. sg.)) bildet den nördlichen Teil der im Saronischen Golf gelegenen Insel Poros. Mit etwa 22 km² gehört zu Kalavria der weitaus größte Teil der insgesamt knapp 23 km² großen Insel. Im Süden stellt ein Isthmus von etwa 150 m eine Verbindung zum kleineren Inselteil Sferia (Σφαιρία (f. sg.)) der vulkanischen Ursprungs ist, her. Die höchste Erhebung ist die Vigla (Βίγλα) mit 378 m im Osten, in der Inselmitte der Profitis Ilias mit 314 m.

[en] Kalaureia

Kalaureia (Ancient Greek: Καλαυρεία) or Calauria or Kalavria (Greek: Καλαυρία) is an island close to the coast of Troezen in the Peloponnesus of mainland Greece, part of the modern island-pair Poros.

[fr] Calaurie

Calaurie (grec ancien : Καλαυρεία / Kalaureía, grec moderne : Καλαυρία / Kalavría) ou Calauria, Kalaureia, Kalavria, est une île proche de la côte de Trézène dans le Péloponnèse en Grèce continentale, l'une des deux îles constituant l'« archipel » de Poros dans le district régional des îles en Attique. Elle abrite un site archéologique sur lequel a été découvert un sanctuaire dédié à Poséidon.
- [it] Calauria



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