San Benedetto, fontana rotonda Giorgini e il Faro
spiaggia di San Benedetto
Le palme sulla spiaggia di San Benedetto
Pista ciclabile e zona pedonale fra le palme sul lungomare sud di San Benedetto
San Benedetto, scorcio del porto turistico
Pescherecci attraccati alla banchina del porto di San Benedetto del Tronto
Grottammare, Torrione della Battaglia XVI secolo
Grottammare spiaggia
La spiaggia di San Benedetto del Tronto in un tramonto autunnale
Frecce Tricolori al San Benedetto del Tronto Air Show
La Riviera delle Palme è situata nella parte meridionale delle Marche, in provincia di Ascoli Piceno, è un tratto di costa che si affaccia sul mare Adriatico, lungo oltre 15 chilometri, sviluppa una conurbazione priva di interruzioni dalla foce del torrente Menocchia al fiume Tronto.
È caratterizzata da coste basse e rettilinee con fondali bassi e sabbiosi, con conformazione di collina litoranea, con un livello di altitudine compreso fra 4 m s.l.m. della fascia costiera ai 494 m s.l.m. della fascia collinare. Si affacciano sul mare Cupra Marittima, Grottammare e San Benedetto del Tronto. Si trovano invece nell'entroterra collinare Acquaviva Picena, Monteprandone, Offida e Ripatransone.
Storia
La Riviera delle Palme
La Riviera delle Palme intesa come area turistica attrezzata ha la sua origine a San Benedetto del Tronto, la principale località della Riviera, nel 1865 apriva a uso pubblico il primo “Stabilimento di Bagni Marini”.[7] Nel 1928 San Benedetto otteneva il riconoscimento di Stazione di Cura, soggiorno e turismo, prima località balneare delle Marche, nello stesso periodo nacque l’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo di San Benedetto del Tronto che diede l'incarico all'ingegnere Luigi Onorati di progettare e realizzare la zona turistica della città, in modo da differenziarsi dalle altre località di villeggiatura. Il progetto conclusivo prevedeva un elevato numero di palme che caratterizzavano i lunghi viali a mare. Si cominciò a parlare di Riviera delle Palme, fin dagli anni trenta, dalla costruzione del Lungomare di San Benedetto del Tronto, ma non fu mai istituita, all'epoca e nei decenni successivi, nessuna associazione o consorzio turistico con denominazione Riviera delle Palme. All'inizio degli anni ottanta la denominazione era prerogativa della sola San Benedetto del Tronto, a fine degli anni novanta si decise di far nascere il Consorzio Turistico Riviera delle Palme.
Costituzione del "Consorzio Turistico Riviera delle Palme"
Costituitosi nell'anno 2000, il consorzio turistico "Riviera delle Palme" è nato come organo di informazione, promozione e valorizzazione del territorio a livello internazionale. Inizialmente costituito per la sola San Benedetto del Tronto e, successivamente per le vicine località balneari di Grottammare e Cupra Marittima, si decise di arricchire l'offerta balneare promuovendo importanti eventi culturali mettendo in risalto, accanto alla costa adriatica, anche le ricchezze dell'entroterra sambenedettese e del Piceno, con l'ingresso nel consorzio dei comuni di Offida, Monteprandone, Acquaviva Picena, Ripatransone, e, recentemente, anche del comune laziale di Accumoli (in provincia di Rieti).[8]
Principali località
San Benedetto del Tronto
via Olindo Pasqualetti.
Panorama della città dalla Contrada Barattelli, punto più alto del comune a 283 metri sul livello del mare.
Tratto iniziale del Lungomare Nord.
Piazza Giorgini in notturna.
Torre dei Gualtieri
Monumento al pescatore.
Monumento al Gabbiano Jonathan presso il molo sud.
Porto d'Ascoli, tratto iniziale del lungomare sud.
Viale Buozzi.
Un tratto della pista ciclabile del lungomare
San Benedetto del Tronto - È il comune litoraneo più meridionale delle Marche. Chiamata anche Riviera delle Palme, dicitura poi estesa anche alle località limitrofe della costa, richiama visitatori da ogni parte d'Italia e d'Europa; è una delle principali località turistiche delle Marche e del medio versante adriatico. La città presenta un nucleo antico (il “Paese Alto”) a poca distanza dal mare, ai piedi del quale si sviluppa la “marina”, il borgo peschereccio sviluppatosi a partire dal Settecento. Il borgo antico è caratterizzato dalla trecentesca esagonale Torre dei Gualtieri; il “torrione”, che attraverso il suo orologio scandisce le ore della giornata, è il simbolo della città.[9][10] Da sempre San Benedetto si fregia del vessillo della Bandiera Blu, indice della salubrità delle acque di balneazione così come dell’attenzione posta sulla complessiva qualità ambientale della città, dalla tutela dell’acqua potabile ad un’attenta gestione della raccolta differenziata.[11] San Benedetto vanta anche la Bandiera Verde, riconoscimento che viene assegnato alle località costiere che sono idonee per i bambini. La classifica viene stilata da un campione di pediatri italiani.[12] Dotata di un porto turistico, con circa 621 posti barca, un porto peschereccio e un mercato del pesce all’ingrosso tra i più importanti d’Italia, San Benedetto è da sempre strettamente legata al mare e alla tradizione della marineria, di assoluta rilevanza è la cucina tipica locale, molteplici sono i piatti tipici di pesce fra cui il Brodetto alla sambenedettese. Il Polo Museale del Mare comprende il Museo della civiltà marinara delle Marche, il Museo delle Anfore, il Museo Ittico e l’Antiquarium Truentinum. La Pinacoteca del mare - inaugurata nell'aprile del 2009 - anche se collocata nel cuore del Paese Alto, è parte integrante del polo museale tematico dedicato al mare che l'Amministrazione Comunale ha allestito al Mercato Ittico.[13] Lungo tutto il molo sud di San Benedetto del Tronto il MAM, Museo d'Arte sul Mare, un museo permanente all'aperto, che si sviluppa ed ospita ben 145 opere d'arte, delle quali 135 sono sculture e 10 sono grandi murali.[14] Fiore all'occhiello della città il è lungomare, per il portale virgilio.it quello di San Benedetto è uno dei lungomari più belli d'Italia.[15] Fu progettato dall'ingegner Luigi Onorati nel 1931 e fu inaugurato l'anno successivo; venne considerato una realizzazione spropositata per l'epoca.[16] Con il passare degli anni il progetto si estese fino ad arrivare all'attuale dimensione di circa 5km, dalla rotonda Giorgini alla rotonda Salvo D'Acquisto a Porto D'Ascoli. Recentemente è stata avviata una grande opera di ristrutturazione e restyling dell'intero lungomare (mentre dal 2009 si è avviata analoga operazione per la storica pineta centrale, da cui muove il lungomare)[17]: per ora i lavori sono stati realizzati nel lungomare sud, con un arricchimento di verde. Nel tratto riqualificato del lungomare sud sono compresi dieci giardini tematici: il giardino multisensoriale, il giardino di campagna, il giardino dei Bambini, della Salute, degli Agrumi, del Mediterraneo, delle Palme, l’Arido, l’Umido, delle Rose. Ognuno dei dieci giardini presenta caratteristiche originali: giochi di acqua, laghetti, panchine e poltrone per rilassarsi, giochi per bimbi, essenze arboree particolari e una pista ciclabile, su progetto dell'architetto Farnush Davarpanah, realizzato con materiali pregiati.[18] Nel 2016 sono iniziati i lavori di riqualificazione del lungomare nord, che si estende per circa 2km e va dal "Palazzo Las Vegas" al torrente Albula.[19][20] Nell'ultimo decennio, dal 2010 al 2019, ha riscontrato un'importante calo delle presenze turistiche; nel 2012 secondo i dati Osservatorio Regionale del Turismo delle Marche le presenze turistiche sono state 2 235 078, il risultato migliore nell'ultimo decennio.[21] Nel 2014, per la prima volta, è risultata la seconda meta turistica per numero di presenze solo dopo Senigallia.[22] Il calo più profondo dei flussi turistici si è registrato dal 2016 al 2020, per fronteggiare l'emergenza determinata dagli eventi sismici del 2016 e 2017 e per l'emergenza sanitaria dovuta alla pandemia di COVID-19. Nel 2020 si sono registrate un totale di 608 578 presenze, nelle strutture alberghiere e complementari.[23] Sebbene le difficoltà che hanno contraddistinto il sistema turistico locale, rappresenta un'importante realtà turistica regionale e del Medio Adriatico.[24] La consistenza ricettiva è notevole: San Benedetto del Tronto vanta oltre 200 esercizi tra alberghi, residence e B&B; vanno aggiunti 116 stabilimenti balneari e 42 spiagge libere lungo il litorale sambenedettese.[25]
Grottammare e Cupra Marittima
Grottammare - Vista del Mare Adriatico dal Paese Alto.
Grottammare, Veduta dal paese alto.
Grottammare, scorcio del paese alto.
Grottammare, piazza Peretti.
Grottammare, Riqualificazione del lungomare nord.
Grottammare, lungomare nord.
Cupra Marittima, veduta panoramica
Cupra Marittima, colle di Sant'Andrea
Cupra Marittima, Marano
Cupra Marittima panorama.
Grottammare - È una delle rinomate località turistiche della regione Marche, premiata più volte dal Touring Club Italiano con il riconoscimento Bandiera Blu.[26] Il fiore all'occhiello della città sono il suo lungo litorale, circa cinque chilometri, dove si trovano numerosi stabilimenti balneari attrezzati e il "Paese Alto" che ha ricevuto importanti riconoscimenti come quello tra I borghi più belli d'Italia.[27] Il lungomare di Grottammare è stato recentemente oggetto di lavori di restyling con l'ammodernamento della parte pedonale e l'aggiunta di una passeggiata con pista ciclabile che collega il litorale di Grottammare a quello di Cupra Marittima.[28][29] La consistenza ricettiva, tra esercizi alberghieri e appartamenti è notevole: Grottammare vanta circa 100 esercizi tra alberghi, residence, Bed and breakfast e Campeggio.[30]
Cupra Marittima - Premiata più volte dal Touring Club Italiano con il riconoscimento Bandiera Blu, Cupra Marittima appartiene al comprensorio della Riviera delle Palme del basso litorale marchigiano.[31] Alle spalle della marina (il paese propriamente detto) si trovano tre colline: Sant’Andrea con l’omonima rocca, recentemente ristrutturata, Marano con l’incasato medievale, che costituisce il nucleo principale del paese, e Boccabianca.[32] La spiaggia di Cupra Marittima è sabbiosa e lunga oltre 2 chilometri, nella quale si trovano diversi stabilimenti balneari. Una lunga pista ciclabile attraversa il lungomare e continua fino a Grottammare.[33] Fiore all'occhiello della cittadina è il Museo malacologico piceno, uno dei più importanti musei di conchiglie al mondo, grazie agli oltre 900.000 esemplari esposti e alle interessanti testimonianze di arte primitiva malacologica.[34] Nel rilevante Sito archeologico di Cupra Marittima, sito a nord dell’abitato, è riconoscibile l’impianto urbano della città romana.[35]
Altre località
Acquaviva Picena, Monteprandone, Offida e Ripatransone
Offida, strada tipica del centro storico
Acquaviva Picena, veduta panoramica
Acquaviva Picena veduta da est con vista sui Monti SibilliniMonteprandone, sullo sfondo il massiccio del Gran Sasso(a sinistra) e i Monti della Laga(a destra)
Monteprandone, mura e municipio
Offida Piazza del Popolo
Offida, Mura di cinta
Offida, Chiesa Collegiata
Ripatransone, Cattedrale al tramonto vista dal colle San Nicolò
Ripatransone, il vicolo più stretto d'Italia
Acquaviva Picena - Distante 5 km dalla spiaggia di San Benedetto del Tronto, a 359 m s.l.m., sorge, insignito della Bandiera arancione, il paese di Acquaviva Picena. Principale attrazione del paese è la Fortezza degli Acquaviva (XIII-XIV secolo).[36] Maestosa rocca medievale, fra le maggiori e meglio conservate delle Marche, riedificata nel Quattrocento da Baccio Pontelli.[37]
Monteprandone - Posto nell'immediato entroterra di San Benedetto del Tronto, a soli 5km dal mare Adriatico, sulla cresta di una breve dorsale che divide la valle del torrente Ragnola (a nord) da quella del fiume Tronto (a sud). Il paese sorge a 288 m s.l.m., dal quale si ammirano il mare Adriatico, l'ampia valle del Tronto, la Majella, il Gran Sasso e i Monti Sibillini. Fra le tante attrazioni spicca la Chiesa di San Nicola di Bari, detta anche Chiesa di San Niccolò.[38]
Offida - Il paese situato nell'entroterra piceno si trova a un'altitudine di 293 m s.l.m., è entrata il 2 maggio 2008 nel club dei Borghi più belli d'Italia.[39] Fra le principali attrazioni vi sono resti di mura medievali con torri, mentre della rocca cinquecentesca restano un tratto di muraglia e due torrioni cilindrici. La Chiesa di Santa Maria della Rocca, aituata all'estremo occidentale dell'abitato, la costruzione in laterizio in stile romanico-gotico si deve al Maestro Albertino che la eresse nel 1330; il Teatro Serpente Aureo fu costruito nel 1820 su disegno di Pietro Maggi. Località molto apprezzata è stata più volte ambientazione di diverse fiction tra le quali Il grande Fausto e Rimbocchiamoci le maniche.[40]
Ripatransone - Situato su un alto colle a 494 m s.l.m. a breve distanza dal mare Adriatico, denominata Belvedere del Piceno, per l'ampia visione panoramica che offre, è insignito della Bandiera arancione. Fra le attrazioni più apprezzate vi sono il vicolo più stretto d’Italia scoperto nel 1968, e l'ottocentesco Teatro Luigi Mercantini.[41][42]
Aree naturali
Lo stesso argomento in dettaglio: Riserva naturale regionale Sentina.
Riserva naturale regionale Sentina è una area naturale protetta, situata alla foce del fiume Tronto all'interno del comune di San Benedetto del Tronto, ed ha un'estensione di 177,5 ettari nella quale sono presenti solo pochissimi edifici rurali e che, nonostante qualche zona coltivata e nonostante i tentativi di bonifica integrali effettuati nel passato, presenta una zona umida di grandissima importanza a livello biologico e aviofaunistico.[43]
Economia
Agricoltura
Nell'economia agricola prevalgono la produzione dell'olio e la vitivinicoltura, si producono il Rosso Piceno (novello e Superiore) il Falerio dei Colli Ascolani, Vino Pecorino.[44][45] Diversi gli allevamenti di suini, avicoli, bovini e ovini.[46]
Pesca
Di notevole importanza è il Porto di San Benedetto del Tronto, l'unico nella Riviera delle Palme, un polo peschereccio e turistico di primaria importanza nazionale, per decenni è stato il principale porto peschereccio d'Italia,[47], di vitale importanza era la pesca oceanica, quella sambendettese era una delle marinerie più importanti nel mondo della pesca oceanica, con la sua flottiglia di oltre 90 pescherecci oceanici,[48] sebbene in continuo calo, il porto e la marineria sambenedettese, per quantità di pesce pescato e numero di pescherecci e uno dei maggiori mercati ittici d'Italia.[49]
Turismo
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Il turismo, prettamente estivo, rappresenta senza dubbio l'attività economica predominante della Riviera delle Palme, grazie al clima mediterraneo benigno, con estati calde ma non eccessivamente afose, e alla bellezze naturali dei luoghi e delle località. Sebbene presenti un turismo prettamente balneare, molto importante e in evoluzione è il turismo culturale ed eno-gastronomico, che si distribuisce lungo tutti i mesi dell'anno, specie nell'entroterra sambenedettese e nell'entroterra piceno. La ricettività lungo la costa è caratterizzata da una forte stagionalità che vede l'apertura della maggior parte delle strutture per un periodo che si snoda attraverso la primavera e l'estate per arrivare all'autunno. Dopo gli eventi sismici del 2016 e 2017 il turismo ha subito una forte contrazione.[50] Nel 2019 nelle strutture alberghiere lungo la costa sono state oltre un milione e trecento mila le presenze, il numero maggiore di presenze si registravano a San Benedetto del Tronto (777.407),[51] seguita da Grottammare con (298.645)[52] e Cupra Marittima (279.936).[53][54] Il 2020 ha mostrato un crollo di oltre il 40% negli hotel della Riviera delle Palme,a seguito delle restrizioni per l'emergenza sanitaria dovuta alla pandemia di COVID-19.[55]
I dati dei flussi turistici e di presenze negli esercizi ricettivi, nelle singole località costiere, comprendono le strutture alberghiere e complementari (campeggi, villaggi turistici, forme miste dei campeggi e villaggi turistici, alloggi in
affitto gestiti in forma imprenditoriale, alloggi agro-turistici, ostelli per la gioventù, case per ferie e altri esercizi ricettivi).
Monumenti e luoghi d'interesse
Fortezza di Acquaviva Picena
Offida, Santa Maria della Rocca
Duomo di Ripatransone
Acquaviva picena
Rocca di Acquaviva Picena
Accumoli
Palazzo Organtini
Cupra Marittima
Chiesa di Santa Maria in Castello
Museo malacologico piceno
Grottammare
Chiesa di Santa Maria dei Monti
Monteprandone
Chiesa di Sant'Anna
Offida
Teatro Serpente Aureo
Chiesa di Santa Maria della Rocca
Ripatransone
Teatro Luigi Mercantini
Mura di Ripatransone
Chiesa della Madonna del Carmine
Chiesa di San Michele Arcangelo
Chiesa di San Niccolò
Chiesa di San Savino
Chiesa di Santa Chiara
Chiesa di Santa Maria della Petrella
Duomo di Ripatransone
Museo civico archeologico Cesare Cellini
Museo civico di Ripatransone
San Benedetto del Tronto
Cattedrale di Santa Maria della Marina
Chiesa abbaziale di San Benedetto Martire
Chiesa di San Giuseppe
Geneviève
Lungomare di San Benedetto del Tronto
Monumento al pescatore
Monumento Nespolo
Palazzina Azzurra
Piazza Carlo Giorgini
Torre dei Gualtieri
Viale Secondo Moretti
Tradizioni e folclore
Manifestazioni
Manifestazioni
San Benedetto, spettacolo pirotecnico
Carnevale di Offida, I vlurd
Ripatransone il Cavallo di fuoco la mattina prima di essere benedetto
Il Cavallo di fuoco, la "girella" (o "girandola") in azione
porto di San Benedetto del Tronto,Scultura Viva (Museo d'Arte sul Mare)
molo sud del porto di San Benedetto del Tronto, murales
Presepe in piazza di Ripatransone
aprile: Ottava di Pasqua a Ripatransone. Festa in onore della Madonna di San Giovanni, con il Cavallo di fuoco, un'antica (1682) tradizione di spettacolo pirotecnico realizzato tramite la sagoma di un cavallo imbottito di petardi esplosi in aria e tra la folla.[71] il Cristo Morto è una sacra rappresentazione del Venerdì Santo, che si svolge ogni tre anni a Grottammare.
maggio-giugno-luglio: L'Antico e le Palme di San Benedetto del Tronto è la mostra mercato dell'antiquariato più grande della Riviera. Nata a San Benedetto nel 1991 si svolge quattro volte l'anno con 200 espositori che provengono da tutta Europa.[72]Scultura Viva Organizzato a giugno di ogni anno nell'ambito del MAM (Museo d'Arte sul Mare), che si sviluppa lungo i 1.150 metri del molo sud del porto di San Benedetto del Tronto.[73]
luglio-agosto: Festa Madonna della Marina di San Benedetto del Tronto è uno degli eventi principali dell'estate sambenedettese, si svolge l'ultima domenica di luglio e consiste in una processione in mare con i pescherecci, in cui i pescatori rendono omaggio alla Madonna della Marina, a conclusione della festa vi è il tradizionale spettacolo pirotecnico. Il Palio del pattino Nato per promuovere lo sport in mare, valorizzando le tradizioni locali per non perderne la memoria, il Palio del pattino di Grottammare, si svolge alla fine di luglio, si disputa su mosconi in legno condotti da due rematori; esso è stato intitolato a Maurizio Pignotti, giovane grottammarese scomparso a causa di un incidente stradale e vincitore della competizione con i colori del rione “Stazione” nel 1999, anno della prima edizione. La gara ha luogo in uno specchio d'acqua delimitato da boe, sorvegliato da giudici e regolamentato da norme dettagliate. Il percorso copre una distanza di 5 miglia marine, con partenza e arrivo dalla spiaggia antistante il Kursaal edificio storico di Grottammare. Come nelle antiche competizioni medievali, in occasione del Palio la città si suddivide in 14 rioni, ciascuno distinto da stemma e colori propri.[74][75] I primi di agosto a Monteprandone si tiene la sagra delle olive fritte all'ascolana e dello spezzatino di muflone.
agosto: Sponsalia ad Acquaviva Picena, primi giovedì, venerdì e domenica del mese. Rievocazione storica del matrimonio di Forasteria degli Acquaviva e Rinaldo dei Brunforte a.d. 1234.[76]
ottobre: San Benedetto martire festa del patrono della città di San Benedetto del Tronto, per molti anni è stata organizzata ogni ultimo sabato di maggio, ma dal 2008 si è tornati a celebrarla nella data di origine, il 13 ottobre giorno esatto a cui si fa risalire nell'anno 304, il martirio del soldato romano.[77]
novembre: Fiera di San Martino di Grottammare, di origini antichissime, originariamente a carattere agricolo, oggi ha un aspetto più di festa popolare, con l'intera cittadina invasa da venditori ambulanti che offrono mercanzia di ogni tipo. Il 28 novembre si festeggia Il patrono di Monteprandone San Giacomo
Il raccordo autostradale 11 (RA 11), detta anche superstrada Ascoli-Mare, che collega Ascoli Piceno all'autostrada Adriatica, l'entroterra piceno con la Riviera delle Palme e termina a San Benedetto del Tronto;
La strada statale 16 Adriatica percorre tutta la Riviera. Nella tratta fra Cupra Marittima e San Benedetto del Tronto percorre l'interno dei centri abitati, per brevi tratti, scorre a livello del mare costeggiando la ferrovia Adriatica verso il confine abruzzese.
La strada statale 4 Via Salaria (SS 4) che collega Roma al mare Adriatico, il suo percorso segue quello dell'antica via Salaria; percorre tutta la provincia di Ascoli Piceno e termina nel comune di San Benedetto del Tronto.[79]
Numerose le strade provinciali che collegano l'entroterra con le località costiere della Riviera.
Ferrovie
La Riviera delle Palme è attraversata dalla linea ferroviaria Adriatica e dalla ferrovia Ascoli Piceno-San Benedetto del Tronto. Sono presenti 5 stazioni ferroviarie:
Lo stesso argomento in dettaglio: Porto di San Benedetto del Tronto.
L'unico porto presente nella Riviera è il Porto di San Benedetto del Tronto, di importanza rilevante sia a livello commerciale che in ambito turistico.
La pista ciclabile della Riviera delle Palme è inserita nel Corridoio Verde Adriatico, la pista ciclabile che costeggia la riviera adriatica e che attraversa sette regioni dal Friuli-Venezia Giulia alla Puglia.[81]
Dalla Ciclovia Adriatica (nei pressi della Riserva naturale regionale Sentina) si dirama poi la Ciclovia Salaria, un percorso ciclistico che, una volta completato, andrà a collegare la costa adriatica con Roma e con la costa tirrenica (a Ostia) seguendo da vicino l'itinerario dell'antica Via Salaria.[82]
Comuni
Nella tabella sono riportati i comuni appartenenti al consorzio della Riviera delle Palme marchigiana.
Il termine "Riviera delle Palme" è utilizzato storicamente per indicare il tratto di costa della Liguria, facente parte della Riviera Ligure di Ponente, che si estende da Varazze ad Andora, lungo tutto il territorio della provincia di Savona. Negli anni cinquanta, in pieno boom economico e all'inizio del turismo di massa, gli operatori turistici del Savonese coniarono il termine Riviera della Palme per pubblicizzare la provincia di Savona nel florido mercato tedesco e nord europeo, in modo da distinguere questa zona della costa ligure dalla più generica Italian Riviera (la Riviera ligure) e dalla vicina Riviera dei Fiori.
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