La Costa dei Gelsomini (o Riviera dei Gelsomini, spesso chiamata anche Locride) è il nome con cui si identifica la zona costiera della provincia di Reggio Calabria bagnata dal mar Ionio. Prende il nome dall'antica coltivazione della pianta di gelsomino, bello e delicato, ma anche robusto e rampicante, diffusa in tutta la provincia reggina, ma in particolar lungo la fascia costiera, tra punta Stilo e Palizzi. I fiori venivano raccolti dalle donne (chiamate gelsominaie) ed esportati in Francia per la preparazione dei profumi. La coltivazione venne introdotta anche in Liguria nel 1928 dalla Stazione sperimentale per le industrie delle essenze e dei derivati dagli agrumi con sede a Reggio Calabria[1].
Costa dei Gelsomini | |
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Massa d'acqua | Mar Ionio |
Stato | Italia |
Regione | Calabria |
Provincia | Provincia di Reggio Calabria |
Mappa della costa |
Il litorale della Costa dei Gelsomini, soprattutto nella zona di Brancaleone, è diventato luogo prescelto delle tartarughe marine "Caretta Caretta" per la nidificazione.[2] Le coste sono formate da ampie spiagge che si alternano da scogliere a sabbia. La Riviera è sovrastata da colline di conformazione diversa. La parte montuosa è ricoperta da boschi nei quali prevalgono il faggio, il leccio, il castagno, e la tipica macchia mediterranea. Scendendo verso la collina-pianura la coltivazione prevalente sono gli uliveti, vigneti e frutteti, nella parte pianeggiante troviamo gli agrumeti e in parte la coltivazione del bergamotto, anch'esso utilizzato, anzi particolarmente ricercato, dall'industria dei profumi.
La Costa dei Gelsomini è formata da una parte del territorio dei 42 comuni ricadenti nello jonio reggino che sono i seguenti:
Africo; Agnana Calabra; Antonimina; Ardore; Bianco; Benestare; Bivongi; Bovalino; Brancaleone; Bruzzano Zeffirio; Camini; Canolo; Caraffa del Bianco; Careri; Casignana; Caulonia; Ciminà; Ferruzzano; Gerace; Gioiosa Ionica; Grotteria; Locri; Mammola; Marina di Gioiosa Ionica; Martone; Monasterace; Pazzano; Palizzi; Placanica; Platì; Portigliola; Riace; Roccella Ionica; Samo; San Giovanni di Gerace; San Luca; Sant'Agata del Bianco; Sant'Ilario dello Ionio; Siderno; Staiti; Stignano; Stilo
La costa dei Gelsomini è percorsa dalla SS 106–E90 Reggio Calabria-Taranto e dalla ferrovia Jonica Reggio Calabria-Taranto.
Sono da ricordare alcuni dei numerosi siti di interesse archeologico e storico presenti: risalgono all'epoca magnogreca gli scavi di Locri Epizefiri e di Kaulon, all'epoca romana c'è il Naniglio di Gioiosa Ionica che è un complesso di ruderi di una villa di epoca greco-romana (II secolo - III secolo d.C.),[3] nel marzo 2012, per le giornate del FAI il luogo archeologico è stato il secondo in Italia per numero di visitatori [4]; altro sito sulla costa è la Villa Romana di Casignana, mentre all'epoca bizantina risalgono la Cattedrale di Gerace, la Cattolica di Stilo e il Monastero di Santa Barbara di Mammola, oggi adibito a Parco Museo d'arte moderna dall'artista internazionale Nik Spatari. Da molti storici e critici d'arte il Parco Museo Santa Barbara è considerato uno dei più importanti Musei di Arte Moderna a livello internazionale.
I numerosi borghi montani sono ricchi di storia e tradizioni e ricadono nel parco nazionale dell'Aspromonte: Africo, Antonimina, Bruzzano Zeffirio, Canolo, Careri, Caulonia, Ciminà, Gerace, Gioiosa Ionica, Grotteria, Mammola, Marina di Gioiosa Ionica, Platì, Sant'Agata del Bianco, Samo e San Luca. Di non meno importanza i centri più a nord della Costa, come Stilo, Bivongi, Pazzano, Riace, Camini, Monasterace, Placanica, facenti parte della Vallata dello Stilaro.
I centri balneari più importanti sono Siderno, Marina di Gioiosa Ionica, Roccella Ionica, Caulonia, Locri, Bovalino, Ardore, Bianco e Brancaleone.
Numerosi sono i santuari presenti:
Tra le manifestazioni di maggiore richiamo:
La gastronomia si fonda prevalentemente sui prodotti della terra, genuini e biologici e rappresenta un richiamo per i numerosi turisti e visitatori, e custodisce numerosi prodotti e ricette della cucina tipica locale, che fanno parte di quella cucina antica oggi denominata dieta mediterranea. Tra i più importanti è il rinomato stocco di Mammola (pescestocco), cucinato in vari modi; altro prodotto è L'olio d'oliva extra vergine della Locride ricavato da una cultivar locale, biologico e di un profumo particolare. Altri prodotti tipici genuini sono: i formaggi e le ricotte preparate ancora in maniera artigianale di un sapore unico, come il caciocavallo di Ciminà, la ricotta affumicata di Mammola, il caprino della Limina, il pecorino della Locride, il pecorino dello Stilaro, il pane di Canolo fatto con la segale al fono a legna, il vino rosso Doc di Bivongi e il vino Doc Greco di Bianco di un sapore dolce e profumato.
Sono presenti numerosi piatti a base di pesce fresco pescato nelle acque della Riviera, i piatti a base di vari tipi di carne locale (agnello, capra, maiale, vitello che pascolano allo stato brado), i funghi di un profumo e gusto speciale vengono cucinati in vari modi, i salumi (salsicce, soppressate, capicollo, pancetta e lardo) aromatizzati al peperoncino e finocchietto selvatico e i dolci fatti in maniera antica con miele del posto.
Pezzo Duro di Gioiosa Ionica, gelato tipico gioiosano, è la sagra nel mese di agosto di ogni anno a far conoscere il dolce ai tanti turisti che per la prima volta invadono la costa Jonica e non, il dolce tipico è da decenni che vanta la sua notorietà con un afflusso nell'arco dell'anno di golosi che invadono la bella località un tempo Mystia e poi Mocta Geljosa.
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