Capo Corvo, altrimenti detto punta Corvo, è la propaggine sul mar Ligure della catena del monte Caprione che si eleva tra Bocca di Magra e il golfo della Spezia.
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Capo Corvo | |
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![]() visto da Marina di Carrara. | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Coordinate | 44°02′24.35″N 9°57′47.3″E |
Mappa di localizzazione | |
«Pel chiaro silenzio |
(Gabriele D'Annunzio, Alcyone, Meriggio) |
Il promontorio del Caprione costituisce anche l'estremo limite orientale della Riviera Ligure, andando a dividerla geograficamente dalla costa apuana.
Oltre a Punta Corvo che si eleva nella parte sud-occidentale, Punta Bianca costituisce l'estremità meridionale del promontorio. Di fronte alla costa vi sono alcuni scogli affioranti: lo scoglio Corvaccino e lo scoglio Viciatello a sud-ovest e lo scoglio Muginara a sud-est.
Il luogo ospita un monastero sul pendio che domina la foce del fiume Magra ed è legato ad un episodio dell'esilio dantesco.[1]
Fazio degli Uberti è stato tra i primi a citare la località nella sua celebre opera del Dittamondo; poco più tardi anche Francesco Petrarca menziona il luogo avanzando l'ipotesi che la denominazione potesse derivare dalla colorazione scura del territorio.[1]
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